Scegliere una tavola da Windsurf
Scelta della tavola per un principiante
Per un principiante avere l’attrezzatura giusta è più importante che per un surfista avanzato per non disamorarsi fin dall’inizio di questo sport e per non spendere più tempo del necessario per imparare manovre e andature.
La cosa migliore è trovare un’occasione in cui insieme alla tavola ti venga venduto tutto il resto perchè in questo modo si fanno ottimi affari. Da non sottovalutare il costo di accessori apparentemente secondari come la prolunga d’albero con relativo piede.
Quale tavola?

Attualmente sono disponibili sul mercato modelli che consentono sia l’apprendimento delle basi che della conduzione in planata. Questa tipologia di tavole si caratterizza per l’elevata larghezza (fino a 1 metro), la resistenza agli urti, l’eventuale presenza di una deriva estraibile o a scomparsa, il rivestimento in EVA, un materiale tenero che riduce molto i problemi di contusioni ed escoriazioni. Negli ultimi anni il prezzo di queste tavole è molto calato: 800 euro di listino per un nuovo. L’usato resta comunque la carta migliore da giocare. Un buon sistema per procurarsele è quello di contattare scuole di windsurf a fine stagione.
- Dimensioni. Volume: non inferiore a 160 ÷ 170 litri La lunghezza non è importante: si è capito (finalmente!) che per la stabilità contano il volume e la larghezza.
- Deriva. Non è fondamentale. Potrai trovarla a scomparsa su scafi allround di qualche anno fa oppure fissa ma rimovibile sulle moderne tavole larghe da scuola. Aiuta a rientrare di bolina quando, per problemi, sei scaduto troppo sottovento.
- Accessori. La tavola deve essere corredata di pinna e strap (costano un occhio!). Meglio se originali. Attenzione al piede d’albero sulle tavole fino agli anni 90: se la tavola presenta un attacco di tipo non universale, dovete esigere il piede originale perchè non si trovano più.
- Altre caratteristiche. E’ difficile fare un discorso generale sul comportamento in acqua di una tavola. Le riviste specializzate tendono a trattare questo genere di attrezzature con una certa sufficienza ma siate ben consapevoli che una moderna tavola da scuola è in grado di farvi apprendere tutte le andature plananti.
Puoi anche cercare e chiedere consigli nella nostra sezione windsurf usato, ai nostri esperti.
Conclusioni
Come esperienza personale faccio notare questo: con una buona “prima tavola” si va avanti ad imparare per degli anni e si apprendono molto in fretta tutte le manovre fondamentali del funboard. Basterà aggiornarsi con una vela sempre più potente via via che diventiamo più bravi. Quando la planata sarà diventata per voi un requisito fondamentale per divertirsi, con una sufficiente metratura di vela, una ben dimensionata e questo genere di tavola i vostri limiti di vento saranno molto bassi e potrete planare molto spesso. Abbiate la fermezza di non cambiare la tavola prima di aver imparato: planata, trapezio, buona conduzione con i piedi, una strambata “quasi power” e la partenza dell’acqua.
Tipi di tavole
Wave

Questa famiglia di attrezzi nasce ed è pensata per un utilizzo fra le onde e, più precisamente, nei frangenti.
Da un punto di vista squisitamente filologico possono essere considerate come l’ultima versione delle originali tavole da windsurf, nate dall’idea di applicare una vela a un surf da onda.
Nei wave il volume scende abbondantemente sotto i 100 litri così come le vele: tradizionalmente la vela più grande per questa specialità è la 5.7.
Oltre alle dimensioni ridotte, altre particolarità spiccano su queste tavole: le strap anteriori spostate al centro fino a toccarsi vicendevolmente, i bordi arrotondati per il controllo sulle curve strette e la prua piuttosto alta sull’acqua sia come shape che come angolo di planata
Freeride/Cruising

Sono tavole per uscire con vento medio/debole e mare poco formato quando ci si vuole divertire a bordeggiare senza velleità da regatante. Piuttosto veloci e versatili nelle varie andature, hanno come requisito principale la facilità d’uso.
Speed
Queste tavole sono esclusivamente dedicate alle competizioni di Speed nelle quali si cronometra il tempo di percorrenza di un percorso rettilineo di lunghezza prefissata. Sono prodotti senza compromessi che non trovano altra applicazione quindi vanno intesi come rivolti al mondo agonistico. Per la stagione 2007 mi risulta che l’unico produttore ad avere in catalogo una linea di tavole speed sia la svedese AB+
Freestyle
Categoria di tavole piuttosto giovane, proprio come la specialità per la quale sono concepite.
Outline simmetrico, volume disponibile anche a prua, channel in carena sono alcune delle caratteristiche necessarie a compiere le acrobazie marcia avanti e marcia indietro tipiche del freestyle.
Rispetto alle classiche tavole wave sono più larghe e quindi più veloci a prendere la planata.
Race
Tavole altamente tecniche molto performanti e in grado di sviluppare alte velocità anche alle andature portanti. Come le Formula si tratta di tavole da regata ma sono più strette e versatili di queste ultime fornendo velocità più elevate nelle andature portanti e offrendo prestazioni senz’altro migliori in strambata. Le linee di tavole race di prossima generazione saranno ispirate ai prototipi usati nel circuito PWA nelle competizioni di Slalom 42, la specialità che ha rimpiazzato il Formula windsurf.
Sono costruite con materiali molto leggeri pertanto il rischio di rotture nei “fuori programma” è molto alto.
Slalom
Intorno a questo termine esiste un po’ di confusione: nel gergo da spiaggia la parola è spesso abusata per indicare le attrezzature da vento leggero. In realtà le tavole slalom hanno una propria dignità. Rispetto alle race sono più strette per offrire maggiori velocità a scapito dell’entrata in planata, garantiscono massime performance in strambata e, con una pinna appropriata, riescono a difendersi anche di bolina. Con la creazione delle gare di Slalom 42 possiamo immaginare che la distinzione fra slalom e race andrà scomparendo.
Freemove o convertibile
Tavole che più incarnano lo spirito “free” nato a fine anni 90. Le convertibili sono tavole tuttofare: cambiando tipo e misura di pinna si riesce a passare agilmente da un utilizzo slalom con vento medio a quello wave con vele non troppo piccole.
Formula Windsurf
Tavole larghe fino a 100 cm in accordo al regolamento di specialità e molto corte. I volumi oscillano intorno a 130-140 litri. Hanno pinne fino a 70 cm e possono portare vele fino alla 12.5. Planano con venti leggerissimi mantenendo la planata fino ad angoli di bolina strettissimi e laschi larghissimi fin quasi alla poppa. Queste caratteristiche le rendono ideali per correre su percorsi a bastone analoghi a quelli della Coppa America.
Il PWA ha sostituito questa specialità con lo Slalom 42 che si svolge su varie tipologie di percorsi.
Entry (principianti)
Da alcuni anni chi si affaccia nel fresco e variegato mondo del windsurf può disporre di attrezzature che gli consentano di apprendere i rudimenti per poi proseguire nell’utilizzo del trapezio e delle strap
Scelta della vela per un principiante
Per un principiante avere l’attrezzatura giusta è molto più importante che per un surfista avanzato per non disamorarsi fin dall’inizio di questo sport e per non spendere più tempo del necessario per imparare manovre e andature.
Importante: la cosa migliore è trovare un’occasione in cui insieme alla tavola ti venga venduto tutto il resto perchè in questo modo si fanno ottimi affari. Da non sottovalutare il costo di accessori apparentemente secondari come la prolunga d’albero con relativo piede.
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Dimensioni
- La metratura migliore per iniziare è una 5.0 ÷ 5.7 mq. Solo quando saprai planare ti interesseranno metrature maggiori. Inoltre quando un giorno acquisterai la tua prima 6.5, la “vecchia” 5.5 ti servirà comunque quando il vento sarà più forte. E’ del tutto errato iniziare con metrature grandi dal momento che avrai bisogno di recuperare la vela dall’acqua molte volte senza farti male alla schiena.
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Caratteristiche
- Dovrai orientarti su una vela di tipo wave o wave-slalom con 4 max 5 stecche, assolutamente senza camber (ormai sono rari); materiale: non troppa superficie di monofilm puro (quello trasparente) perchè è fragile. Ottimo è il monofilm rinforzato (doppio strato con trama di rinforzo) presente di solito su vele wave. Il materiale per il freestyle è molto valido: leggero e piuttosto robusto. Se non sei un esperto in materia: una wave-slalom è una vela con la base piuttosto corta e le stecche abbastanza divergenti fra di loro (in una slalom sono tutte pressochè parallele).
- Una vela con le caratteristiche appena elencate è eterna e multiuso anche per un futuro di vento “cattivo”.
- Evitare i camber: rendono la vela difficile sia per armare sia per l’uso in acqua;
- Evitare ASSOLUTAMENTE roba ipertecnologica tipo stecche in carbonio, monofilm sottile: ci serve una vela duratura, economica e soprattutto facile (facile=divertente).